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E la chiamano ancora Formula 1


30 dicembre 2011
C'è forse qualcosa di strano nell'affermazione del titolo? Se siete dubbiosi forse non avete visto quella che era una volta la Formula 1, quando "Formula 1" voleva dire "classe regina dell'automobilismo", "top della tecnologia automobilistica". Forse non ve ne siete accorti ma da diversi anni ormai queste parole non sono descrivono più il triste spettacolo a cui assistiamo 18-19 domeniche all'anno. E se non ve ne siete accorti è solo perché ci abituiamo a tutto.
Forse non è giusto dire che con la stagione 2011 la Formula 1 ha toccato il fondo, perché la verità è che al peggio non c'è mai fine. Alcuni esultano per i tanti sorpassi visti quest'anno. Altri vedono nei numerosi pitstop un successo strepitoso da ripetere quanto prima, e poiché l'artefice dei numerosi cambi gomme è la Pirelli, questo diventa anche motivo di vanto per la solita Italietta degli scoop.

DRS - Ala mobile
In tema di sorpassi in molti hanno appludito il nuovo sistema dell'ala mobile al posteriore considerandolo un successo. Non è vero. Non ha regalato nulla allo spettacolo. Se veramente il suo fine era quello di favorire i sorpassi... beh, spesso non lo ha fatto, non era sufficiente, e in molti casi i piloti si sono scambiati le posizioni in zone in cui era vietato il suo uso. Già perché come se non bastasse, oltre a essere abbastanza inutile, il suo utilizzo è vincolato da un regolamento complicatissimo, che lo spettatore medio non è in grado di capire. Un'illusione tecnologica. Un fallimento.

Invenzioni abolite
Ma per cosa è stato introdotto il DRS? per rimpiazzare l'F-duct, il famoso condotto inventato dalla McLaren che permetteva alle alte velocità di stallare l'ala posteriore. Messo al bando perché pericoloso; pericoloso perché i piloti per utilizzarlo guidavano con una mano sola. Andatelo a dire ai piloti che fino alla fine degli anni '80 avevano il cambio manuale. Una volta inventavi per vincere e potevi anche cambiare il volto della Formula 1 e delle corse in generale. Ora se inventi rischi seriamente che la realizzazione delle tue intuizioni venga vietata dal regolamento. Niente F-duct: è pericoloso. Niente scarichi soffiati, ti diciamo noi come li devi fare dal prossimo anno. Ti dicono come fare tutto, anche il motore, che ormai è lo stesso da 5 anni. La centralina non la puoi toccare. Sui telai puoi farci poco o nulla. Sul fondo vettura ancora meno. La ricerca si riduce al posizionamento di una bandella di carbonio, 3 centimetri per 4, in grado di far guadagnare... 2 millesimi al giro secondo le stime della galleria del vento.

Il Kers
Ma ad una Formula 1 sempre più asettica vogliono dare il tocco di verde: le corse che guardano all'ambiente. Certo, macchine che fanno un chilometro e mezzo con un litro di benzina devono avere uno sguardo all'ambiente. Di nuovo con il Kers, di nuovo con questa balla colossale secondo cui verrebbe recuperata energia dalla frenata: non è vero, non si recupera niente dai freni, è tutta energia che va persa! non c'è nessun cavo che collega i dischi o le pinze alle batterie del Kers. E oltretutto si tratta di tecnologia vecchia di almeno 10 anni. Non c'è niente di nuovo, non c'è niente di rivoluzionario. Lo spettacolo? qualcuno si è per caso accorto della differenza fra Kers presente e Kers assente? Beh, forse sì, che la Red Bull senza Kers a inizio stagione volava.

La classe dei morti viventi
E' tutto così uguale, tutto così privo di fascino. Cambia tutto ma non cambia niente. Si aggiungono optional ma la sostanza non cambia. Segui una gara, sono tutti molto vicini; mai come quest'anno i distacchi sono stati così ridotti. Eppure la competizione si è ridotta all'osso. Chi è primo alla prima curva con molte probabilità sarà il primo a tagliare il traguardo. I sorpassi tanto acclamati quest'anno non sono quasi mai stati decisivi, spesso si sono verificati per una totale differenza di condizioni dei pneumatici che improvvisamente non davano più aderenza. C'è chi si è avvicinato ai primi nelle prestazioni, ma non ha avuto modo di vincere e la sua stagione è stata considerata un fallimento: se la macchina non va alla prima gara, il campionato può essere considerato perso, tanto non ci sono test per poter provare a recuperare e in fondo il regolamento non regala libertà all'ingegno. Persa la prima perse tutte, tanto le piste sono tutte uguali. Si gioca allora sul piano dell'affibilità, ma chi non la trova dopo anni di immobilismo tecnico e in fondo ai Gran Premi ci arrivano praticamente tutti, tanto che le fumate bianche da motore arrosto sembrano un lontanissimo ricordo. E così tutti saltellanno per il record di sorpassi e il gran numero di pitstop del 2011, ma tutti vanno da Paul Hembery a chiedergli che la Pirelli faccia gomme per migliorare lo spettacolo. C'è qualcosa di profondamente contraddittorio in tutto questo.

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